STEP #05 - Il mito
L’isola Gallinara, di fronte alla costa albenganese, deve il suo nome alla presenza, in epoca romana, di un gran numero di galline selvatiche.
Secondo una leggenda vi avrebbe fatto naufragio San Pietro, fuggiasco per l’editto dell’imperatore Claudio.
Si ritiene invece storica la notizia che in una grotta dell’isola abbia trovato rifugio, nel IV sec. d. C, San Martino di Tours perseguitato dagli Ariani. In suo onore dei monaci fondarono un monastero, oggi pressoché scomparso, intitolato al Santo.
Nel 1162 il papa Alessandro III si salvò approdando miracolosamente sull’isola dopo una tempesta. Al tempo della Repubblica di Genova fu trasformata in base per la difesa costiera. Divenuta proprietà della curia, il Vescovo Raffaele Biale la cedeva nel 1866 ad un privato, che vi costruì un edificio abitativo sfruttando i resti dell’antico monastero ed esaltato dal possesso dell’isola, assunse l’appellativo di "Signore della Gallinara".
Nel 1884, in occasione di una crisi politica tra l’Italia e la Francia, il Signore della Gallinara propose al Governo italiano di essere pronto a trasformare la sua isola in una fortezza per contrastare un eventuale attacco navale francese.
Successivi proprietari, dalle più miti ambizioni, ampliarono l’edificio e innalzarono una chiesetta. Ancora oggi di proprietà privata non è aperta al pubblico.
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