STEP #15 - L'evoluzione futura della cosa
Anfora: elisir di giovinezza?
Una tendenza che negli ultimi anni richiama sempre più appassionati è il metodo di vinificazione in anfore di terracotta adottato da diversi viticoltori nel mondo.
La terracotta è un materiale semplice e naturale, adatta a lunghe macerazioni. Infatti, non rilascia alcuna contaminazione microbiologica e consente una buona traspirazione del prodotto all’interno. Questo permette di non accelerare i processi di ossidazione e riduce la possibilità che si formino alte temperature per la fermentazione dei vini rossi.
Ragionando attorno ai vini lavorati e affinati in anfore di terracotta la prima cosa che possiamo apprezzare è la grande giovinezza che questi prodotti sanno sempre esprimere, specie se messi a confronto diretto con gli stessi vini, prodotti però con tecniche tradizionali. Sono normalmente vini che spiccano nelle loro componenti essenziali.
L’utilizzo delle anfore per la fermentazione del succo d’uva era una pratica abitualmente utilizzata nell’antichità, ai tempi dei greci e dei romani. L’anfora è identificativa del vino prodotto secondo un certo stile, un vino preciso ed elegante, dal gusto definito. Non cede sapori terziari o aromi al vino, che si può definire genuino e puro, perfettamente aderente alle caratteristiche del territorio e delle sue uve. Inoltre, la vinificazione in anfora dona una caratteristica particolare al colore. Questa insolita macerazione con buccia e vinaccioli, porta ad una maggiore estrazione di pigmenti colorati dalla buccia degli acini che rende la colorazione del vino tra il giallo oro e l’arancio.
L’utilizzo dell’anfora per vinificare, dunque, esalta le caratteristiche varietali dei vini che custodisce. Il profilo organolettico cambia abbastanza, non si trovano i sentori del legno mentre si scoprono sentori molto minerali uniti ad una spiccata sapidità e ad una vellutata morbidezza, dovuta probabilmente all’ossigenazione e ad una lieve cessione di potassio della terracotta. Alle anfore viene attribuita la caratteristica di mantenere i vini più giovani nel colore e nell’aroma, consentendo un’evoluzione soprattutto nei tratti del gusto.
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